Sentenza della Cassazione: nessuna responsabilità per la caduta del fogliame
La Corte di Cassazione ha stabilito che il proprietario di un albero non è responsabile per i danni causati dalla caduta delle foglie nel fondo confinante. Questa pronuncia chiarisce un aspetto importante del diritto di vicinato e della responsabilità per danni da cose in custodia.
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ToggleIl proprietario è sempre responsabile per la caduta delle foglie?
No, il proprietario di un albero non è automaticamente responsabile per la caduta del fogliame. La Cassazione ha chiarito che la caduta delle foglie è un fenomeno naturale e inoffensivo, e quindi non può essere considerata un evento dannoso. Solo nel caso in cui le foglie vengano lasciate accumulare per lungo tempo senza alcuna manutenzione, e diventino un pericolo evidente per chi transita, potrebbe ipotizzarsi una responsabilità per negligenza.
Cosa dice la legge sulla responsabilità per danni causati dagli alberi?
L’articolo 2051 del Codice Civile disciplina la responsabilità per danni da cose in custodia. Tuttavia, per poter attribuire responsabilità al proprietario, è necessario dimostrare che l’evento dannoso non sia frutto di un fenomeno naturale, ma di una sua omissione nel controllo e nella manutenzione della pianta. Questo significa che, se un albero è sano e curato, la semplice caduta delle foglie non può costituire motivo di responsabilità.
Quando il proprietario dell’albero può essere ritenuto responsabile?
Il proprietario può essere ritenuto responsabile solo in determinate circostanze. Ad esempio, se un albero cade e provoca danni a cose o persone, può essere considerato responsabile se viene dimostrato che non ha provveduto alla manutenzione dell’albero. Sentenze di tribunali italiani hanno confermato che in caso di caduta di rami o dell’intero albero per mancata manutenzione, il proprietario deve risarcire i danni, poiché si configura un caso di responsabilità da custodia ai sensi dell’articolo 2051 del Codice Civile.
Cosa succede se una persona cade su un marciapiede scivoloso a causa del fogliame?
Anche in questo caso, la giurisprudenza è chiara: la responsabilità non è automaticamente imputabile al proprietario dell’albero. La Corte di Cassazione, con la sentenza 11526/2017, ha stabilito che una persona che cade su un marciapiede reso scivoloso dalle foglie non può sempre chiedere il risarcimento. Se il pericolo era evidente e il pedone avrebbe potuto evitarlo con un minimo di attenzione, la sua richiesta di danni non è accolta. Il principio alla base di questa decisione è che ogni cittadino deve usare normale prudenza nell’evitare pericoli prevedibili.
Quali sono le implicazioni per i proprietari di alberi e i vicini?
Questa sentenza ha un impatto importante sulla gestione delle aree verdi nei condomini e nelle proprietà private. Il proprietario di un albero deve assicurarsi che la pianta sia in buone condizioni e che non rappresenti un pericolo per persone o cose, ma non può essere ritenuto responsabile per fenomeni naturali come la caduta del fogliame. Al contrario, i vicini devono accettare la presenza di alberi nei pressi delle loro proprietà e gestire autonomamente eventuali inconvenienti legati alla caduta delle foglie, salvo situazioni di incuria grave.
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Autore
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“Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.
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