“TUTELA CONDOMINI” è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino | R.g. 24513/2024 | Registro Stampa NR. 38 DEL 22/10/2024

Buttare un vecchio computer: quali rischi per la privacy?

Sbarazzarsi di un PC  che non funziona più come dovrebbe, non è così semplice. Per farlo occorre infatti rispettare alcune regole poste a tutela della privacy. Vediamole.

Da tempo stai pensando di sbarazzarti di un vecchio computer che utilizzi, ormai malfunzionante, all’interno del quale sono contenuti i dati dei condòmini degli stabili che amministri. Per farlo però devi sapere che sono previsti degli specifici accorgimenti, al fine di tutelare la privacy dei condòmini. La domanda che ti poni dunque è: quali rischi si corrono per la privacy nel buttare un vecchio computer? In questo articolo ti mostrerò alcuni accorgimenti pratici da seguire per evitare di compromettere i dati personali degli interessati.

Perché è importante per l’amministratore cancellare i dati di un computer che si intende buttare?

All’interno del computer che utilizzi per lavorare nel tuo studio, è contenuta una moltitudine di dati personali dei condòmini degli stabili che amministri, come rubriche telefoniche, foto, filmati, numero di conto bancario, dati personali in generale, anche di tipo sensibile come quelli sanitari, riferiti non solo all´utilizzatore, ma anche a terzi. Questi dati non possono entrare in possesso di persone non autorizzate al loro trattamento, perché ciò potrebbe comportare una grave violazione della privacy dei soggetti coinvolti. Pertanto quando decidi di liberarti di uno di questi apparecchi dovrai seguire delle apposite regole individuate dal Garante della privacy, tra cui, in primis, la cancellazione dei dati contenuti all’interno.

Eliminare i file utilizzando i normali strumenti del sistema operativo (come il cestino) non garantisce una cancellazione sicura dei dati. Infatti, con l’ausilio di software specifici, è possibile recuperare le informazioni anche dopo la loro “eliminazione”.

Per questo motivo, il Garante sottolinea l’importanza di adottare misure di cancellazione sicura che rendano i dati irrecuperabili. Questo serve a:

  • Proteggere i propri dati personali: impedendo che soggetti terzi possano accedere a informazioni sensibili come indirizzi email, numeri di telefono, dati bancari o informazioni mediche;
  • Tutelare la privacy di terzi: in molti casi, i dispositivi elettronici contengono dati relativi ad altre persone, come familiari, colleghi o clienti. Cancellando definitivamente questi dati, si evita che possano essere utilizzati per scopi illeciti;
  • Evitare sanzioni: il mancato rispetto delle normative sulla privacy può comportare l’applicazione di sanzioni da parte del Garante.

Come cancellare i dati presenti sul computer dell’amministratore in modo sicuro?

Esistono diverse misure tecniche che è possibile adottare per cancellare i dati in modo sicuro:

  • Software di sovrascrittura: questi programmi scrivono ripetutamente dati casuali sulle aree del disco rigido occupate in precedenza dai file eliminati, rendendoli irrecuperabili;
  • Formattazione a basso livello: questa procedura formatta il disco rigido in modo completo, eliminando tutte le informazioni presenti;
  • Demagnetizzazione: questo processo utilizza un campo magnetico per cancellare i dati dal disco rigido;
  • Distruzione fisica: l’ultima soluzione, seppur la più drastica, consiste nella distruzione fisica del disco rigido.

Come smaltire i dispositivi elettronici utilizzati nello studio dell’amministratore?

Oltre alla cancellazione dei dati, è importante seguire le corrette procedure per lo smaltimento dei dispositivi elettronici. In particolare, è consigliabile rivolgersi a:

  • Centri di raccolta autorizzati: questi centri garantiscono uno smaltimento sicuro e conforme alle normative ambientali;
  • Produttori di apparecchiature elettroniche: alcuni produttori offrono servizi di ritiro e smaltimento gratuito dei propri dispositivi.

Autore

  • “Avvocato già iscritto all’Albo presso l’Ordine degli Avvocati di Torino. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino con tesi in materia di Big Data e rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali (GDPR). Specializzato in diritto della privacy, diritto penale e responsabilità civile”.

    Visualizza tutti gli articoli

Commenta l'Articolo e interagisci

Sei un Amministratore di Condominio?
Richiedi subito la nostra consulenza gratuita!

Per quali servizi ti interessa la consulenza?

“Su TutelaCondomini.it, ogni articolo è frutto dell’esperienza e della ricerca di professionisti, senza l’uso di intelligenza artificiale.

Puntiamo su contenuti autentici e accurati per chi opera nel mondo condominiale, mettendo al centro la qualità e l’apporto umano.

 Anche se impegnativo, crediamo che l’esperienza e la sensibilità delle persone siano insostituibili per garantire informazioni utili e rilevanti per gli Amministratori di Condominio Professionisti.”

“Su TutelaCondomini.it, ogni articolo è frutto dell’esperienza e della ricerca di professionisti, senza l’uso di intelligenza artificiale.

Puntiamo su contenuti autentici e accurati per chi opera nel mondo condominiale, mettendo al centro la qualità e l’apporto umano.

 Anche se impegnativo, crediamo che l’esperienza e la sensibilità delle persone siano insostituibili per garantire informazioni utili e rilevanti per gli Amministratori di Condominio Professionisti.”

“Su TutelaCondomini.it, ogni articolo è frutto dell’esperienza e della ricerca di professionisti, senza l’uso di intelligenza artificiale.

Puntiamo su contenuti autentici e accurati per chi opera nel mondo condominiale, mettendo al centro la qualità e l’apporto umano.

 Anche se impegnativo, crediamo che l’esperienza e la sensibilità delle persone siano insostituibili per garantire informazioni utili e rilevanti per gli Amministratori di Condominio Professionisti.”